Acta Pacis Westphalicae II A 3 : Die kaiserlichen Korrespondenzen, Band 3: 1645 - 1646 / Karsten Ruppert
Ho visto quello che havete rapresentato a sua maestà Imperiale circa il vescovado di
Mez, ma non vi è aggiustamento veruno che possa evitar la nostra ruina mentre viene
a restar a Francesi, perché quando sua maestà Cesarea mi donasse la soveranità de
feudi che tengo rilevanti da quello, questo non sarebbe remediare al male, atteso che
noi non lasciaressimo d’essere circondati et serrati per ogni parte dalla Francia senza
il preiudicio, che ne riceveressimo rispetto alla salina di Moyenvic che i Francesi vor-
rebbono tenere, et distribuirne il sale non obstante le conventioni, che sono in contra-
rio, tra i serenissimi di Lorena, et il vescovo di Mez, et così le nostre che sono le
migliori entrate die habbiamo, verrebbono ad esser inutile. Finalmente gl’è un càn-
chero per noi, et al quale non si deve toccare, et mi ricordo, che quando Ragecurt
il cancelliere di Vic
più il vescovato di Mez che Vienna; et non vego, che ci sia da fare altro per hora, si
non procurare di sapere si sua maestà vuole continuare l’assamblea di Munster non
obstante la dichiarazione che i Francesi hanno fatto, di non volermi ricevere a trattare,
perché mentre lor maestà Cesarea et cattholica non rompono l’assamblea sopra questo
punto, io sono risoluto di protestare contro il mancamento di fede che si viene a com-
mettere contra di me; et non devono in tale caso haver per male, s’io cerco ogn’altra
via a accommodarmi, il che farò subito che saprò la volontà di lor maestà. Però io vi
prego d’intendere quanto prima quella dell’Imperatore, et di farmela sapere subito
perché se avanti la fine di Marzo io non ho ogni certezza della sua 〈benignamate〉
so quello che ho da fare; il tutto verrà a dare ordine a i plenipotentiarii di sua maesta
che dichiarino di non potere, né volere continuare l’assamblea senza ch’io vi sia
ammesso et ascoltato; et quando non potiate ottenere questo, supplico sua maestà
Cesarea a non haver per male, s’io abbraccio ogni partito per mettere in salvo i miei
interessi vedendomi così abbondonato, io non sono per Dio gratia ridotto ancora a così
cattivo stato, ch’io non possa rimettere le cose mie in buon termine, et se sua maestà si
risolve a fare qualche cosa per noi et per lei, che s’assicuri che la servirò come
conviene, io havrò per questa prossima campagna 12 000 huomini, et si sua maestà
Cesarea n’ha di bisogno d’altretanti prometto di consegnarglieli in qual si voglia
parte dell’Imperio, pure che ci dia il coperto et il pane.