Acta Pacis Westphalicae II A 2 : Die kaiserlichen Korrespondenzen, Band 2: 1644 - 1645 / Wilhelm Engels mit einem Nachtrag von Karsten Ruppert
Che durante la minorennità del rè non si parli di restitutione del occupato in nessun
maniera (se far si potrà). Se non in caso, che si possa convenire con qualche permuta
avantaggiosa per sua maiesta. E questa puo l’essere con la restitutione del regno di
Navarra si ingiustamente occupato, sequito con falsificacione della bolla pontificia
la quale si prova essere stata spedita dapoi la morte di esso pontefice. Offerendo si
per ciò la restitutione delle terre e fortezze possedute da noi nella Fiandra.
Per quello tocca alla Catalogna, che essendosi per necessità astretto in qualsivoglia
modo à lasciarne la protettione, non si faccia senza la cessione libera di Perpigniano,
e il contado Rossiglione, che debba restare alla Francia.
Che di Pignarolo in conto alcuno non venga posto in negoziatione pretendendosi
per le raggioni addotte, haverne la libera possessione senza volerne mai venire né a
restituzione, né a permuta alcuna.
Degli interessi dell’Alemagna, procurino tutti avantaggi possibili per li nostri colle-
gati e adherenti. Lasciandone poi correre le restituzioni con le clausule e condizioni,
che si daranno nella segreta instruzzione. Havendo sempre mira d’avantaggiarsi con
tal mezzo, sopra li interessi della Lorena, della quale non si venga ad accordo nessuno
che prima non venga aggiustata, che la nostra guarniggione resti negli 〈sopra〉 accen-
nati forti, e controcambiata la restitutione con quella de tutti li stati del paese Barro,
recorri alla nostra protezione reportandosi sempre all’ esecuzione del tutto alla
secreta instrutione.